
I contrasti tra residenti e gestori di locali nei centri storici, spesso legati al problema delle immissioni rumorose, rappresenta una questione sempre più attuale e complessa.
Nei centri storici si assiste spesso a una concentrazione di bar, ristoranti e locali notturni, che generano un elevato livello di rumore, soprattutto nelle ore serali e notturne. L'aumento del turismo e della movida ha amplificato questi contrasti tra i proprietari dei locali e i residenti.
Sono sempre più frequenti le notizie di cronaca su contrasti e conflitti che degenerano nella violenza con episodi di estrema inciviltà che sono sempre da condannare.
Il problema del rumore nei centri storici è complesso e richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolga amministrazioni pubbliche, gestori di locali, residenti e associazioni di categoria.
Nel nostro piccolo articolo proponiamo alcune possibili soluzioni attuabili:
- Potenziamento dei controlli: È fondamentale rafforzare i controlli sul rispetto delle normative sull'inquinamento acustico, attraverso l'impiego di strumenti di misura e l'applicazione di sanzioni efficaci.
- Pianificazione urbanistica: Una corretta pianificazione urbanistica può contribuire a limitare la concentrazione di attività rumorose in determinate zone e a favorire la coesistenza tra residenze e attività commerciali.
- Isolamento acustico: L'obbligo di installare sistemi di isolamento acustico nei locali può ridurre significativamente le emissioni sonore verso l'esterno.
- Limitatori di potenza: L'utilizzo di limitatori di potenza negli impianti audio può aiutare a contenere il volume della musica.
- Dialogo e mediazione: È importante promuovere il dialogo tra residenti e gestori di locali, cercando di trovare soluzioni condivise e conciliare le diverse esigenze.
- Regolamenti acustici comunali: L'introduzione di norme specifiche per i centri storici, che tengano conto delle peculiarità di questi contesti, può essere una soluzione efficace per affrontare il problema del rumore.
In questo articolo proponiamo un caso studio relativo ad un locale nel centro di Cefalù denominato CornerLab Porto Salvo.
Il Comune di Cefalù è dotato di regolamento acustico comunale per cui i gestori delle varie attività stanno iniziando a rivedere le regolazioni acustiche dei propri locali per rispettare la normativa vigente in materia.
In qualità di tecnico competente in acustica, sono orgoglioso di aver contribuito a trovare con il titolare del locale alcune strategie percorribili per riuscire a coniugare il rispetto della norma con la possibilità di avere della musica all'interno del locale.
Nel dettaglio il locale non aveva delle abitazioni nei piani soprastanti e le mura perimetrali erano realizzate con muratura portante di elevato spessore essendo la struttura una ex chiesa sconsacrata di Santa Maria di Porto Salvo.
Pertanto non era necessario intervenire sull'isolamento di pareti e solai ma bisognava agire sulla limitazione delle immissioni in ambiente esterno.
Per fare ciò è stata pensata una doppia apertura con porte a vetri che rimanendo chiuse limitavano le immissioni in ambiente esterno. Ma ovviamente tutto ciò non era bastevole perché aumentando i volumi della musica all'interno del locale potevano comunque essere superati i valori normativi in ambiente esterno.
Per evitare che il rispetto dei valori normativi dipendesse dalle regolazioni dei volumi sonori dell'impianto è stato inserito un limitatore di potenza regolando l'impianto elettroacustico del locale in maniera definitiva.
Questo impianto è stato progettato e installato con cura per garantire il rispetto dei limiti normativi e offrire un'esperienza audio di alta qualità ai clienti del locale.
Quindi l'impianto del locale è stato dotato di un limitatore di potenza con regolazioni diurne e notturne, che consente di mantenere i livelli sonori entro i limiti consentiti dalla normativa vigente senza compromettere la qualità dell'audio all'interno del locale.
In sintesi l'intrattenimento attraverso la musica è parte integrante della vita sociale, soprattutto nei locali pubblici. Tuttavia, l'uso di impianti elettroacustici potenti può generare inquinamento acustico, con conseguenze negative sulla salute e sulla qualità della vita dei residenti. Ma esistono delle soluzioni che consentano di vivere in armonia e il caso studio presentato ne è una dimostrazione.
Dopo aver verificato se il locale ha i giusti isolamenti acustici di pareti e solai e aver evidenziato i possibili ricettori possiamo dire che una soluzione efficace per garantire il rispetto di tali limiti è l'installazione di limitatori di potenza negli impianti elettroacustici.
Questi dispositivi elettronici monitorano costantemente il livello del suono prodotto e intervengono automaticamente riducendolo quando si superano i valori preimpostati. In questo modo, si evita che la musica fuoriesca dal locale con un volume eccessivo, disturbando le persone che vivono nelle vicinanze.
L'utilizzo di limitatori di potenza presenta numerosi vantaggi, sia per i gestori dei locali che per la comunità:
- Conformità alle normative: Garantisce il rispetto delle leggi sull'inquinamento acustico, evitando sanzioni e possibili chiusure.
- Tutela della salute: Protegge l'udito dei clienti e dei lavoratori del locale, riducendo il rischio di danni causati da un'esposizione prolungata a livelli sonori elevati.
- Migliore convivenza: Favorisce un clima di armonia tra i gestori dei locali e i residenti, evitando conflitti e reclami.
- Preservazione dell'ambiente: Contribuisce a ridurre l'inquinamento acustico, migliorando la qualità della vita in generale.
Possiamo concludere dicendo che l'installazione di limitatori di potenza negli impianti elettroacustici è una scelta responsabile e lungimirante, che dimostra l'impegno dei gestori dei locali a conciliare il divertimento con il rispetto per l'ambiente e per le persone. È auspicabile che sempre più locali seguano l'esempio del Corner Lab di Cefalù, contribuendo a creare un ambiente sonoro più sano e sostenibile.